La situazione attuale nelle PMI italiane
Nelle piccole e medie imprese italiane, il Patrimonio Netto rappresenta spesso un capitolo critico della gestione aziendale, caratterizzato da una struttura minimale, che si riduce frequentemente al capitale sociale nel limite legale, accompagnato da una risicata riserva legale e da esigui utili portati a nuovo.
Squilibri strutturali e criticità finanziarie
Architettura finanziaria distorta
La configurazione tipica che emerge è altamente problematica:
- Capitale Sociale Minimale: Dimensionato al livello più basso consentito dalla normativa vigente
- Riserve Inadeguate: Accantonamenti minimi che non garantiscono alcuna protezione strategica, basterebbe una piccola perdita a creare le condizioni per effetti negativi ex lege
- Finanziamenti Impropri: Ricorso massiccio a finanziamenti soci che alterano la reale struttura patrimoniale della società, aumentando inutilmente gli indici di indebitamento
Il paradosso dei finanziamenti soci
Un fenomeno particolarmente significativo e quantomai ricorrente, riguarda il rapporto tra immobilizzazioni e finanziamenti.
Frequentemente, gli investimenti in assets vengono bilanciati da debiti verso soci, configurando una situazione finanziaria del tutto irrazionale. Questi finanziamenti, di fatto, assumono la natura di “pseudo-capitale”, con la peculiarità di essere rimborsabili effettivamente, solo in caso di liquidazione societaria.
Strategie di riequilibrio patrimoniale
Interventi straordinari possibili
Esistono alcune operazioni che possono rapidamente adeguare e migliorare la struttura del Patrimonio Netto:
- Capitalizzazione degli Utili: Trasferimento degli utili non distribuiti ad aumento del capitale sociale, rafforzando la consistenza patrimoniale dell’impresa, sopratutto quelle in cui gli utili portati a nuovo non verranno distribuiti in quanto la liquidità generata non lo consentirebbe in nessun caso
- Riqualificazione dei Finanziamenti Soci: mediante due possibili strade, di cui
- Conversione diretta in capitale sociale
- Allocazione in una specifica “Riserva per futuro aumento di capitale sociale”, che rappresenta un passaggio intermedio per successivi aumenti del capitale sociale
Tali operazioni hanno dei riflessi importanti, in quanto, tutte le operazioni sul capitale sociale comportano la convocazione di assemblee straordinarie, quindi con conseguente intervento notarile, mentre nel caso di formazione di Riserve Straordinarie, queste possono essere determinate dall’assemblea ordinaria appositamente convocata.
Benefici Attesi
Un riassetto del Patrimonio Netto con tali operazioni, può generare vantaggi significativi:
- Maggiore solidità finanziaria per assenza dei presupposti di deliberazioni di distribuzioni di utili o rimborso di finanziamenti
- Miglioramento del rapporto con gli istituti di credito, per indici di capitalizzazione
- Maggiore attrattività per potenziali investitori, ovvero partners strategici dai quali si ottengono affidamenti di fornitura
- Sostanziale rafforzamento della governance aziendale
Prospettive di Intervento
L’obiettivo deve essere una riconfigurazione strategica che superi la logica del mero adempimento formale. Si tratta di ricostruire una corretta architettura patrimoniale che:
- Rifletta la reale consistenza patrimoniale dell’impresa
- Garantisca una evidente stabilità finanziaria
- Supporti i processi di crescita e sviluppo
Conclusioni
Il Patrimonio Netto non è un mero aggregato contabile, come spesso viene inteso, ma costituisce lo specchio della salute e delle potenzialità di un’impresa.
Per le PMI, ripensare la struttura non è un esercizio teorico, bensì un passaggio cruciale per consolidare la propria posizione, anche competitiva e migliorare le opportunità di sviluppo.
La capacità di leggere criticamente la propria configurazione patrimoniale e di intervenire con operazioni mirate diventa quindi un elemento strategico di un management competente.